Il film affronta il tema dell’emigrazione africana verso l’Europa ed è stato presentato alla 80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ottenendo il Leone d’argento per la regia e il Premio Marcello Mastroianni per l’attore protagonista Seydou Sarr. Candidato anche ai Golden Globe del 2024 come miglior film straniero, la storia segue Seydou e Moussa, due giovani senegalesi che intraprendono un pericoloso viaggio attraverso il mare, i centri di detenzione in Libia e la traversata nel Mar Mediterraneo.
Ideato dal regista Matteo Garrone, il film è stato prodotto con un budget di circa 11 milioni di euro, coinvolgendo diverse case di produzione e il supporto di enti governativi belgi. I casting si sono svolti in Africa, con attori come Seydou Sarr e Moustapha Fall, entrambi giovani provenienti da Dakar. Le riprese si sono svolte in Italia, Marocco e Senegal per tredici settimane.
Le recensioni del film sono prevalentemente positive, con esperti del settore che elogiano la rappresentazione della migrazione africana in Europa. Il film viene descritto come un’opera che va oltre l’ambientazione, trattando l’emigrazione come un obiettivo quasi mitico. Le recensioni lodano la capacità del regista di coinvolgere emotivamente il pubblico, sottolineando anche la performance di Seydou Sarr.
Diversi critici cinematografici esprimono apprezzamento per la scelta del regista di mantenere l’attenzione sugli esseri umani, nonostante la presenza di paesaggi suggestivi. Viene inoltre evidenziata l’impeccabile tecnica cinematografica e la performance autentica del cast. Le recensioni italiane sottolineano l’onestà intellettuale e progettuale del film, elogiando la sua capacità di trasmettere la drammaticità della migrazione senza essere ideologicamente attaccabile.
In generale, “Io capitano” riceve riconoscimenti per la sua potenza emotiva, la rappresentazione autentica e la capacità di far riflettere il pubblico sulla complessità della migrazione africana in Europa.